Torno dopo un anno sul
MosquitoWeb e guarda cosa mi trovo! Una trappola efficace come non se ne sono mai viste, dal costo quasi nullo e che non necessita di particolare manutenzione.
Mi piace!
Bene, bene! Proverò anch’io il prima possibile, ma prima qualche ragionamento teorico sperando di dare un contributo allo sviluppo dell’oliotrappola definitiva.
Tipo di olio
Penso che l’olio debba essere il più fluido possibile, affinché anche poche gocce si stendano su tutta la superficie formando un film omogeneo. E ovviamente che costi poco e sia facilmente reperibile! Sicuramente l’olio per eccellenza che ha queste caratteristiche è il gasolio, ma gli svantaggi sono l’odore sgradevole e il potenziale inquinante.

In merito a quest’ultimo aspetto, mi sento di suggerire di non vuotare l’oliotrappola fino a fine stagione limitandoci a rabboccarla con acqua e olio e pulirla dai cadaveri di tanto in tanto. E volendo in autunno si potrebbe pure coprirla con un coperchio e riutilizzarla l’anno dopo: oliotrappola ad impatto zero!
La vaselina potrebbe essere una buona alternativa, ma tale olio è sicuramente più denso. Quindi ne servirà di più!
Invito i vaselinisti a inviare la marca dell’olio (penso possa cambiare la viscosità) e la quantità per superficie impiegata, oltre ovviamente ai risultati ottenuti.
Sapone
I saponi sono
tensioattivi: abbassano la tensione superficiale dell’acqua rendendola più “liquida” (i puristi mi passino il termine, ma è per far capire a tutti). I tensioattivi hanno, però, anche un’azione
emulsionante: permettono l’emulsione (mescolamento uniforme) tra olio e acqua (il primo apolare, la seconda polare, normalmente non si mescolano mai; l’emulsionante, invece, lo permette). Il detersivo, seguendo questo principio, sgrassa perché “scioglie “ gli olii e i grassi nell’acqua quando laviamo qualcosa, permettendo all’acqua di portarseli via.
Per tale motivo, ritengo che aggiungere un sapone sia controproducente: va a “scioglire” parte dell’olio nell’acqua, costringendoci a mettere più olio.
Invito chi ha già le trappole a provare sul campo la teoria e dare riscontro.
CO2 e attrattivi
L’
anidride carbonica (CO2) o
altri attrattivi organici (ad es. Lurex) hanno lo scopo di simulare un mammifero, in modo che la zanzara cacciatrice in cerca di preda ne sia attratta. Le oliotrappole, però, sono concepite per attrarre mamma zanzara già carica di sangue (che ha già punto) quando cerca di andare a deporre le uova. In questa fase mamma zanzara non dovrebbe mostrare alcun interesse nella ricerca di prede, ma solo in quella di una zona adatta a deporre.
Ritengo pertanto che aggiungere qualsiasi attrattivo per la zanzara cacciatrice sia inutile. Può, invece, essere una buona idea mettere delle foglie o dell’erba nell’acqua in modo da creare la pozza putrida che mamma zanzara cerca tanto.
Mi sono permesso di dare alcuni pareri basati solo su conoscenze teoriche delle zanzare e della chimica.

Non ho ancora provato questa fantastica trappola, ma conto di farlo al più presto.

Sentitevi liberi di commentare ogni aspetto dei ragionamenti fatti. Lo scopo è ottenere la miglior oliotrappola!
Ciao
P.S.
Ah, ah! Ho visto adesso questo:
L'ho fatto io! Telepatia?