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Mosquito Magnet Defender dagli USA: difetto accensione ecc.

  • Messaggi: 5

croccodillo ha risposto alla discussione Mosquito Magnet Defender dagli USA: difetto accensione ecc.


Rispondo in base alla mia recentissima esperienza:

Il cavo del MM non sarebbe da tagliare, credo proprio che i signori abbiamo scelto l'alimentatore a 16V (e non a 12) proprio pe compensare le caute sul cavo e sulla scheda elettronica.

La candeletta funziona in continua; proprio per questo motivo c'è una cauta di tensione così elevata, perchè per raddrizzare la corrente da alternata a continua viene utilizzato un ponte raddrizzatore, che al suo interno ha uan caduta di tensione non indifferente.

La tensione continua è gestita, come correttamente detto, da un Mosfet.

per quanto riguarda la frequenza, questa non ha (quasi) nessuna influenza sulla tensione in uscita; semplicemente un trasformatore progettato per i 60Hz scalderà un pochino di più se alimentato a 50Hz, ma proprio poco poco di più.
#19
  • Messaggi: 7

genbre ha risposto alla discussione Mosquito Magnet Defender dagli USA: difetto accensione ecc.

Complimenti per le informazioni messe a disposizione.
Avrei però bisogno del tuo aiuto per risulvere i problemi incontrati da qualche giorno con il Mosquito defender acquistato, grazie ai miei familiari, in Usa.
Dopo avere collegato la bombola, montato la cartuccia del Lurex 3 (arrivato dagli USA) e acquistato un trasformatore "Convertitore di tensione" AC/AC Marca LIFE Mod.NF-300 con queste caratteristiche
150 VA
INPUT AC 220 50/60 Hz
OUTPUT AC 110 V
con mio sommo piacere il mio defender era partito funzionando per circa 1 ora (avevo anche catturato una zanzara tigre, nonostante le 4 del P:M).
Poi ho deciso di spegnerlo e alla ripartenza dopo mezzora è andato in panne (luce intermittente veloce).
Ogni successivo tentativo di accensione è purtroppo risultato vano (la luce dopo circa 15-20 minuti) diventa intermittente veloce e non so piu' come fare per farlo ripartire.
Se si tratta del solito problema relativo ai difetti di accensione ho dei seri dubbi da risolvere:
- è opportuno procedere con il taglio del cavo come suggerito da qualcuno sul forum (vorrei essere sicuro prima di farlo) ?
- oppure occorre procedere con l'operazione di pulitura con Quick-Clear Cartridge ?
- o si tratta di un problema della bombola ?
Se è possibile ricevere un aiuto mantenendo l'utilizzo del trasformatore indicato, oppure se non adatto suggerimenti per una soluzione definitiva.
Ringrazio e complimenti ancora a coloro che collaborano con il forum, con il mio impegno di informarVi non appena il mio defender riprenderà a funzionare (spero in tempi brevi e prima che finisca la stagione e le zanzare spariscano.
Genbre

#20
  • Messaggi: 5

croccodillo ha risposto alla discussione Mosquito Magnet Defender dagli USA: difetto accensione ecc.

Ciao,

Per prima cosa, il taglio del cavo non è una soluzione valida: un cavo lungo 15 metri, così a occchio un AWG16 o AWG18, ha una resistenza elettrica pari a 21 Ohm per Km (nel caso peggiore, AWG18); per circa 30 metri (15+15), il nostro caso, abbiamo una resistenza pari a 0,6 Ohm. Su un assorbimento di 2A abbiamo una caduta di tensione massima di 1,2V. Irrisoria.

Allora, io sono del parere che un autotrasformatore da 230V a 115V (o da 220V a 110V, è lo stesso, dimezzano la tensione) messo in serie con il trasformatore originale non è esattamente una bella soluzione.

In primo luogo, in USA hanno 120V, e non 115V.
Da noi abbiamo 230V, che dimezzati con un autotrasformatore diventano 115V; se poi, come spessissimo accade, i 230V teorici sono in realtà 220V allora l'uscita diventa 110V.
Tenete conto che la tensione di casa può variare, per legge, da un minimo di 207V ad un massimo di 253V (230V +-10%), con la tendenza ad essere più bassa (impianti ENEL vecchi e sottodimensionati).
A 120V (tensione nominale USA) il loro trasformatore in uscita presenta circa 16,5V (!), mentre a 110V abbiamo 15,2V; se poi la nostra tensione di partenza è 210V, dimezzata diventa 105V, ed ecco che abbiamo sul secondario del loro trasformatore qualcosa come 14,6V.
A queste tensioni di uscita dovete toglier circa 3V di caduta interna alla scheda elettronica ed il volt di caduta sui cavi.
A 15V siamo un pò già un pò tirati, perchè sulla candeletta arrivano solamente 11/11,5V.
Tenete conto che inoltre due trasformatori in serie comportano delle perdite in tensione anche loro.
Ancora, un trasformatore dimensionato per 60Hz, fatto funzionare a 50Hz non cambia la sua tensione in uscita, MA la potenza in uscita diminuisce, e c'è anche il rischio che vada in saturazione, se utilizzato al limite.
Senza arrivare alla saturazione, che è un caso limite, comunque la potenza disponibile in uscita è minore, e può darsi che in caso di grossi assorbimenti come quelli richiesti dalla candeletta il trasformatore "si sieda".
Un'altra cosa da valutare: secondo me il loro trasformatore è sottodimensionato, anche se nel progetto questo sottodimensionamento è stato calcolato; ma aggiungete a questo la tensione e frequenza minori rispetto agli USA ed ecco che il sistema va nel pallone.
Provo a spiegarmi meglio: il loro trasformatore è al limite, come tensione e potenza di uscita.
La candeletta, quando è fredda, presenta una resistenza di appena 1,5 Ohm, il che vuol dire che il trasformatore per pochi millisecondi deve fornire 100W, mentre è dimensionato per 40; anche a candeletta accesa, poi, la potenza richiesta da questa sarebbe al limite di quella fornibile dal trasformatore (circa 25W, ma poi ci sono scheda elettronica, ventole, elettrovalvola gas), ma a questo punto la scheda elettronica limita (parzializza) la corrente, salvando il trasformatore da morte certa.
Se ci ho visto giusto, i progettisti (e i miei complimenti a loro, sia la macchina che la scheda elettronica sono fatti benissimo, lo dico da progettista meccanico/elettronico) hanno tirato il trasformatore per il collo per risparmiare sul suo costo (pessima cosa); ma noi utilizziamo questo trasformatore in condizioni sfavorevoli che i progettisti non hanno considerato (110V 50Hz), mettendo in crisi l'intero sistema.
Quello che dobbiamo fare è trovare i parametri di funzionamento necessari, e cercare di repricarli con soluzioni alternative.

Una potrebbe essere quella di avere un autotrasformatore 230V/120V, 200VA EFFETTIVI (non di meno) da piazzare prima del trasformatore originale.
Questa soluzione è buona, ma un autotrasformatore del genere non è standard e deve essere fatto fare su misura.
Meglio ancora sarebbe realizzare tale autotrasformatore con prese d'uscita multiple, tipo 120V/130V/140V; in questo modo basse tensioni in ingresso possono essere facilmente compensate utilizzando una tensione più alta in uscita.

La soluzione migliore è quella di misureare le caratteristiche del lotro trasformatore, e cercare un sostituto adatto.
Per quanto mi riguarda, dalle prove risulta che il trasformatore necessario deve avere le seguenti caratteristiche:

- Potenza almeno 100W (per sopportare le correnti di accensione della candeletta fredda)
- Tensione di uscita 15/16 V sotto carico (meglio 16V, ma a me ha funzionato anche con 15V)

Altre soluzioni non ne vedo.

Ciao,
Giovanni
#21
  • Messaggi: 5

croccodillo ha risposto alla discussione Mosquito Magnet Defender dagli USA: difetto accensione ecc.

Una piccola dritta per capire se è un problema di bombola.

Accendi il Defender con la bombola collegata ed aperta, e metttiti di fianco dove c'è la retina che copre la scheda elettronica.
Dopo poco più di due minuti la ventola rallenta, parte la candeletta e viene aperta l'elettrovalvola del gas.
Quando sei sicuro che l'elettrovalvola è aperta (sentirai un bel "click" quando apre) avvicina il naso all'uscita della macchina, sotto, dove colleghi le cartucce; se l'elettrovalvola funziona e il gas esce sentirai un bel profumo di propano (anzi, di etantiolo visto che il propano è inodore).
Se senti questo odore di gas significa che l'elettrovalvola funziona, e che il gas passa attraverso la macchina ed esce sotto; inoltre significa che la candeletta è fredda e non riesce ad innescare il gas.
Mi raccomando, fai queste prove all'aperto, in un luogo ben ventilato; il propano è altamente infiammabile.
#22
  • Messaggi: 15

sdicuzz ha risposto alla discussione Mosquito Magnet Defender dagli USA: difetto accensione ecc.

Carissimi, sono contento di aver contribuito ad approfondire sul piano tecnico la questione della frequenza e condivido quanto detto nel post precedente sia su questo aspetto sia sul resto, anche se rimane comunque il problema della cadata di tensione: infatti, a prescindere da tutto, il cavo secondario di alimentazione dell'apparecchio è molto lungo e la sezione minima e questo determina una consistente caduta di tensione nei momenti di maggiore assorbimento. Non credo quindi sia necessario sostituire il trasformatore americano ma è sufficiente, come ho fatto io, comperare un adattatore 220/110 di potenza adeguata (cioè un po' più di quella del trasformatore americano) e sostituire il filo secondario con uno con sezione di 1,5 mmq, se è sufficiente che sia lungo diciamo una decina di metri; se si ha bisogno di più corda si può usare una sezione maggiore, ma non credo sia necessario....basta fare una prova. Qualora si volesse sotituire il traformatore, è ovvio che bisogna prendere un trsformatore 220/15 in quanto per avere i 12 VCC bisogna partire da tensioni superiori. Rimane una perplessità: perchè hanno progettatto un sistema alimentato in alternata e non, come succede per tutti gli utilizatori, in continua? Bastava avere un alimentatore della potenza giusta a 12 VCC di pochi euro o un booster o un caricabatteria e non ci sarebbero stati problemi di frequenza e altro.
Ciao a tutti da Sante

Sante
#23
  • Messaggi: 7

genbre ha risposto alla discussione Mosquito Magnet Defender dagli USA: difetto accensione ecc.

Ciao a tutti, grazie per le nuove informazioni tecniche ottenute.
Ho analizzato le diverse soluzioni prospettate e, nonostante non capisca di elettronica, credo che seguirò il consiglio di croccodillo che mi pare quello piu' tecnico e - senza procedere al taglio del cavo - sostituirò ancora una volta il trasformatore con uno (Toroidale 120 VA 230 V 015 V) con le seguenti caratteristiche:
VA nominale 120
tensione ingresso 230 c.a.
tensione di uscita 4A
(come suggerito da croccodillo).
Il mio dubbio è però come collegare il filo (se usare quello vecchio con l'attacco finale o sostituirlo con uno di dimensioni e caratteristiche maggiori - cavo si sez. 2,5 mmq).
Chiedo a Croccodillo perciò un ultimo aiuto.
Grazie ancora per la pazienza.
Saluti Genbre
#24
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