Ciao, sono Marco, un disinfestatore di Mantova e vorrei un riscontro su una mia "impressione"; quando si effettuano trattamenti in aree verdi contro parassiti delle piante utilizzando principi attivi che non agiscono per contatto, ma possiedono un'elevata azione sistemica sulle foglie e cioè entrano nel sistema linfatico per intossicare parassiti succhiatori di linfa quali afidi, metcalfa ecc., può verificarsi come effetto secondario una riduzione delle zanzare? Mi riferisco al fatto che le zanzare femmina non in prossimità dell'ovideposizione e i maschi, non occupandosi di sangue ma di succhi vegetali, dovrebbero teoricamente "avvelenarsi" al pari di altri fitoparassiti... O è una deduzione priva di senso?
Ciao!
Marco