Ciao Gianni,
- credo che lo zanzatrap produca pochissima acqua e CO2. Il lievito ne produce sicuramente di più associata inoltre anche a acido lattico (che tra l'altro è presente negli attrattivi in quanto è uno cairomoni usato dai nostri simpatici animaletti per localizzarci anche al buio), e alle vitamine del gruppo B, che gli qualcuno citava come repellente e che invece ora altri citano come attrattivo..
- io ho costruito una trappola simile al mosquitaire con un bidone , e solo col lievito, poco, ma cattura. Anzi a dirla tutta cattura con mia sorpresa senza lievito, senza luce e senza attrattivo... Mi è venuta in mente allora il fatto che il mosquitaire sia studiato anche per gli stimoli attrattivi visivi: il buco nero in campo bianco (che mi ricorda tanto, ma proprio tanto, una ovitrappola...). Forse le attira per quello, ma se le cose stanno così, allora quelle che cattura visivamente sono quelle che stanno cercando un posto dove deporre le uova!
- quella della gelatina va bene per gli acquari dove ne serve pochissima, per le zanze di CO2 ce ne vuole molta. Io sto facendo prove con taniche da 5 e da 15 litri. Per meglio chierire il discorso sulla CO2 la quantità serve a raggiungere una concentrazione minima in una certa superfice, non una produzione minima in assoluto. Faccio un esempio: a) macchine a CO2 con bombola o gas da bruciare producono 300ml/minuto di CO2 e vanno bene per 4000 mq

una tanica che ne produce 20ml/minuto, 15 volte di meno, va bene per un area 15 volte più piccola: va bene cioé per 250 mq. Questo però non considerando il fatto che gli altri sottoprodotti del lievito potrebbero essere di per se già un attrattivo supplementare.
A questo punto più macchine strategicamente collocate possono fare un buon sporco lavoro...
Il tubicino proveniente dalla tanica lo lego semplicemente appena infilato nell'imboccatura della macchina. Nel mosquitaire sotto la pecetta biogents superiore ci sono 3 buchini che sembrano fatti apposta per i suddetti tubicini.
- vorrei provare senza UV perché ho letto che potrebbero respingere la tigre. Eviterei magari di catturare troppe falene. E anche per vedere cosa succede con le zanze normali. Eviterei la poca CO2 prodotta per fotocatalisi. Comunque una prova che avevo fatto velocemente mi aveva ridotto drasticamente la presenza di zanze catturate, tigre comprese.
- le tigre ne prendo poche con lo zanzatrap ma ne prendo, e sto usando lo zanzacatch che credo sia valido ma che secondo me dura come gli altri (circa 30 giorni) e non 4 mesi. Non fosse altro che perché col caldo si secca. Il mosquitaire prende più tigre al momento ma prende quasi solo quelle. Addizionandolo di CO2 la cosa cambia e diventa paragonabile ad uno zanzatrap. In definitiva credo di preferire lo zanzatrap, visto anche il prezzo. Anzi ne ho comprato un altro per fare delle prove. Da quello che mi scrivi tu credo ci sia poca differenza con attila. Come diceva giustamente Magi, l'importante è attrarre le zanze in prossimità della trappola.
Per la chiusura automatica, un mio amico ha preso un modello di una macchina simile, con un imbuto retato in plastica per ostacolare (non impedire!) la fuoriuscita di zanze a macchina spenta. Lo ha tolto perché ostacolando la fuoriuscita dell'aria riduceva di molto la forza aspirante della macchina (ha usato termini molto coloriti in proposito!)
Anche dei flabelli (tipo le valvole di non ritorno di alcuni aspiratori o come quello che credo montato su attila) ridurrebbero la portata d'aria se il motore non fosse sufficientemente potente. Per sistemi come il mosquitaire, che funzionano a bassa tensione, si potrebbe metter un piccolo accumulatore (anche a 9 volt) accoppiato con diodo/resistenza per la ricarica, che potesse mantenere la ventola in movimento per un poco in caso di interruzione elettrica (generalmente durano pochi minuti). Ma se la cosa non è frequente secondo me non vale la pena.
Io, se devo aprire lo zanzatrap con zanze ancora combattive, svito leggermente la parte sottostante e poi ci metto la racchetta elettrica a tappo sopra... Devi sentire che "botti" quando apro!
Per il laghetto il sandokan in pastiglie dovrebbe essere innocuo per i pesci (all'epoca telefonai anche al loro servizio clienti e me lo confermarono). Io lo uso da molto e non ho riscontrato problemi. Vero è anche che le gambusie sono abilissime a scovare le uova di altri pesci. Ma se non devi mettere su un allevamento...
Comunque è vero che il laghetto è una grossa ovitrappola (che però non va bene per le tigre!), e sottolineo quello che giustamente dice Manburg: la lotta larvicida è una parte dell'insieme. Io la trovo importante perché la lotta alle larve costa infinitamente meno in termini di impatto ambientale (veleni che uccidono tutto, alla lunga anche gli uomini) ed economici. Oltre ad essere più efficace in termine di risultati raggiunti... Forza con le ovitrappole ragazzi!
Ho provato a dipingere di nero delle coppette trasparenti (la vernice acrilica spary si attacca bene dappertutto) e il risultato semmbra buono. I vasetti neri ex-vivaio trattati con guaina liquida devono ancora asciugarsi. Inoltre lasciando due coppette una dentro l'altra, con la esterna verniciata e l'interna no, secondo me si può ispezionare l'interna trasparente in controluce per vedere se siamo già diventai zii (larve in attività) o se stiamo per diventarlo (uova in attesa di schiudersi... Sempre ammesso che le uova si vedano bene ad occhio nudo, occorrerebbe i parere di un esperto...)
Ciao!