Prevenzione contro i pappataci - Prevenzione
PREVENZIONE
Anche nel caso del problema Phlebotomus parliamo di prevenzione, in questo caso quindi l’obbiettivo è trasformare l’ambiente al fine di prevenire l’instaurazione di focolai di infestazione e, in seconda battuta, l’insorgere di Leishmaniosi.
Come prevenzione quindi si intendono tutti quei comportamenti atti a evitare l’insorgere di infestazione: eliminazione di probabili luoghi idonei alla riproduzione dell’infestante, trattamento delle zone non eliminabili e uso di trappole per il controllo e monitoraggio della popolazione locale.
Nella sezione Biologia abbiamo affermato che i pappataci hanno bisogno di 20-25°c, di un’umidità relativa molto alta 95°C, oscurità quasi completa e di sostanza organica per lo sviluppo larvale. Importante quindi porre attenzione al fatto che le zone limitrofe la casa e cioè il giardino non raggiungano queste favorevoli caratteristiche; di seguito i luoghi e possibili soluzioni:
1) In Giardino:
A) Mantenere il prato tagliato molto corto, l’erba alta è rifugio per insetti ematofagi.
B) Evitare che residui organici rimangano sul prato per più di due settimane eliminando le foglie, cumuli di legname, di residui dello falcio del fieno (ponete particolare attenzione ai dispositivi automatici che tagliano l’erba e lasciano i residui nel prato), raccogliere gli escrementi degli animali domestici o prevedere trattamenti insetticidi cadenzati dove questo non sia possibile (Vedi sezione disinfestazione).
C) Usare l’impianto di irrigazione o irrigare manualmente in modo oculato evitando che i luoghi irrigati mantengano umido il terreno per più di pochi giorni, evitate quindi le irrigazioni giornaliere e scegliete piante o tipologie di prato che non soffrono ambienti secchi. Tenete comunque conto che è sempre buona regola evitare di irrigare quando il terreno è umido per scongiurare l’insorgere di marciume radicale e conseguente moria della vegetazione. Il terreno quindi dovrà essere irrorato solo dopo completa asciugatura.
D) Prediligere le concimazioni a concime organico chimico con basso contenuto di Azoto durante tutta la stagione: in questo modo evitiamo di aumentare la concentrazione di sostanze organiche già alta presente sul tappeto erboso.
E) Eliminare in modo puntuale e puntiforme le tane di talpe e altri roditori terricoli: sono luoghi ideali per la riproduzione e il rifugio diurno dei pappataci.
F) In linea generale un giardino a prato basso, con poche zone di ombra e privo di materiale è un luogo inospitale per i pappataci.
G) Curare le siepi e le piante del giardino evitando l’accumulo di materiale organico.
H) Accertarsi che gli incavi degli alberi o le radici non siano umide e assorbire eventualmente o chiudere con materiale inerte.
I) Attenzione alla pacciamatura, questa utile tecnica che ha innumerevoli funzioni benefiche sul suolo e sulle piante è il luogo ideale per lo sviluppo dell’infestazione. Prediligere quindi pacciamature inorganiche o usando materiale grossolano che permetta un’adeguata areazione del terreno evitando l’accumulo di eccessiva umidità.
J) Attenzione al compostaggio: usare solo contenitori atti a questa pratica evitando di improvvisare: accertatevi che il contenitore sia progettato apposta, si possa chiudere, sia ben areato e prevedete di trattarne il contenuto con insetticidi almeno una volta ogni 15 giorni.
K) Mantenete le zone alberate rade e ben areate, evitare l’eccessiva formazione di sotto-bosco
L) Mantenere puliti i tombini e le caditoie trattandole regolarmente (vedi Disinfestazione)
M) Trattare regolarmente muri a secco, muretti, zone umide, fossi o avvallamenti nel terreno e evitare l’accumulo di materiale in giardino. Aree con accumulo di materiale anche se inerte aumenta la disponibilità di materia organica sottostante (non avviene la fotosintesi, l’erba marcisce), accumula l’acqua aumentando l’umidità del terreno permettendo così l’instaurarsi dell’infestazione.
2) In casa:
a) Mantenere ben pulite le grondaie da materiale organico
b) Stuccare crepe o fessure nei muri (vi sostano i pappataci di giorno)
c) Tenere ben pulite e areate le cantine ispezionandole e trattandole regolarmente (vedi sezione trattamenti specifici).
d) Prestare particolarmente attenzione alle zone interne la casa frequentate da animali domestici: lettiera, cuccia, cuscini, ecc... mantenendole sempre pulite e ispezionando i muri limitrofi a queste.
3) Zone adibite a riparo per animali domestici:
Forse la zona più a rischio: cuccia del cane, zone recintate, pollai, conigliere, ec...
a) Pulire spesso queste zone evitando che le deiezioni rimangano a lungo tempo, smaltendole almeno una volta a settimana lontano dalla zona di soggiorno, organizzare trattamenti cadenzati in questi luoghi per prevenire le punture e l’infezione degli animali.