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Gli effetti del clima sulle zanzare

Meglio una primavera piovosa o asciutta? Un inverno particolarmente rigido ha effetti percepibili sulla popolazione di zanzare? Ecco alcune considerazioni sulle questioni meteorologiche utili anche per sfatare i soliti luoghi comuni.

Vi sono due aspetti climatici fondamentali che influenzano la proliferazione delle zanzare: le temperature e le piogge.

Più le temperature si mantengono basse e più il ciclo di vita delle zanzare è lungo. Quando le temperature medie sono intorno ai 25°C, la zanzara può completare un ciclo di sviluppo in meno di 10 giorni. Ecco perchè solitamente il picco di massima densità si ha solitamente tra agosto e settembre.

Primavere particolarmente fresche non impediscono alle zanzare di riprodursi, ma in tempi molto più dilatati. Inoltre più le temperature sono basse meno le zanzare sono aggressive ovvero si muovono più lentamente e impiegano più tempo a portare a termine la puntura.

Nei mesi torridi si posano sulla pelle e un secondo dopo ripartono belle piene del nostro sangue.

Le piogge, intese come abbondanti precipitazioni in poco tempo, dilavano le larve dai tombini. Però allontanano anche l'insetticida/larvicida eventualmente presente e soprattutto, innalzando il livello dell'acqua, determinano schiuse massive. Le piogge poi creano molti focolai nuovi ed impediscono o comunque ostacolano i trattamenti .

Quindi primavere poco piovose e fresche sono l'ideale per limitare l'infestazione di zanzare per il periodo immediatamente successivo.

Per quanto riguarda il periodo invernale invece bisogna dire che sicuramente inverni rigidi causano una maggiore mortalità sulle forme svernanti (uova, femmine gravide e larve a seconda delle specie). Si consideri però che, una volta ripreso il loro ciclo riproduttivo, le zanzare ci mettono poco a ripopolare l'ambiente che trovano a loro disposizione, vista la capacità d'incremento esponenziale che hanno.

Quindi dato che i molti insetti di origine tropicale, una volta infeudatisi nel nostro paese, ben si adattano alle condizioni climatiche che trovano è bene non aggrapparsi alla falsa speranza che il clima possa risolvere il problema e dedicarci ad una capillare opera di prevenzione, lotta e informazione.

Pubblicato in: Conoscere il nemico