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Stagione zanzare 2012

 

Siamo giunti alla fine di agosto ed è il momento di fare alcune considerazioni sulla stagione zanzare 2012 che si avvia al termine.

E' bene ricordare che l'inverno passato è stato un inverno particolarmente mite, senza picchi di freddo duraturi ed eccessivi. Come sappiamo il clima influenza la presenza di zanzare, temperature non troppo rigide permettono ad un numero maggiore di uova e di adulti svernanti di sopravvivere. La conseguenza è che la prima generazione che vedrà la luce la primavera successiva sarà più numerosa e la riproduzione di zanzare procederà più velocemente.

Questo è quello che è capitato in molte parti degli Stati Uniti, dove a seguito di una primavera ed una estate molto calde si è rilevata una presenza di zanzare più elevata della media. Non a caso infatti in questi giorni (fine agosto 2012) è stato dichiarato lo stato di emergenza in Texas per una epidemia di West Nile Virus che ha già causato più di 40 vittime tra la popolazione.

In Italia l'ondata di maltempo tardivo che ha colpito a metà aprile ha avuto un effetto positivo. Le generazioni invernali di zanzare avevano già iniziato a riprodursi e molte delle giovani larve, ancora senza difese, sono morte a causa del repentino abbassamento delle temperature. Questo ha provocato un rallentamento nella riproduzione ritardando i picchi di infestazioni tipici dei mesi caldi.

Un'altra caratteristica climatica della stagione 2012 sono state le scarse precipitazioni e il caldo intenso per i mesi di luglio-agosto. In particolar modo in Lombardia l'assenza di piogge ha ridotto il numero di possibili focolai causando una sensibile diminuzione della presenza di zanzare tigre. Effetto inverso invece nei luoghi dove le precipitazioni sono state frequenti come la valle dell'Adige, i numerosi ristagni uniti alle alte temperature hanno provocato una infestazione di zanzare tigre molto densa e fastidiosa.

Indipendentemente dalle condizioni atmosferiche i picchi di infestazione tipici di fine agosto si verificano sempre e come di consueto viene segnalata la presenza di malattie portate dalle zanzare anche sul nostro territorio.

Ad oggi sono due i casi di Dengue importati in Italia rilevati in Emilia Romagna, sono in corso le disinfestazioni di rito nei dintorni delle abitazioni delle persone colpite per scongiurare la possibilità di una epidemia.

Come sempre l'attenzione in questo periodo è alta, l'aumento del numero di persone che viaggiano e l'elevata presenza di zanzare creano un terreno fertile al diffondersi di malattie tropicali anche in Europa.

Recenti proiezioni climatiche effettuate da fonti autorevoli predicono che molte parti d’Europa diventeranno più calde e umide, si ipotizza infatti la diffusione della zanzara tigre sempre più a nord, anche fino al Regno Unito.

La globalizzazione e l’aumento dei viaggi internazionali stanno inoltre contribuendo alla diffusione delle zanzare che trasmettono malattie come la febbre del Nilo occidentale, la chikungunya e la Dengue. E' di pochi giorni fa la notizia che la zanzara tigre si sta diffondendo anche nella lontana Australia proprio a causa del commercio di copertoni.

Se la preoccupazione per il nord Europa riguarda il futuro in Italia la situazione è già seria. Il virus del nilo occidentale è presente in Veneto dal 2008. E' talmente radicato che il virus è mutato e si parla ora di "ceppo veneto". Dal 2010 la malattia è presente in Sardegna e causa molta preoccupazione presso le autorità locali.

A fronte di questi scenari preoccupanti vale la pena ricordare quanto sia importante il contributo di tutti i cittadini al fine di ridurre i costi delle zanzare. Alla base della lotta alle zanzare, specialmente tigre, vi è la prevenzione. Gestione dei ristagni, ovitrappole e zanzariere per tombini sono solo alcuni dei metodi efficaci ed ecologici per ridurre la presenza di questi pericolosi insetti. Ma prima di tutto contribuisci anche tu a diffondere la cultura antizanzara, basta poco per fare molto.

 
Pubblicato in: Notizie dalla rete