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Canne di bambù contro la zanzara tigre


Il Sig. Maurizio Rusticali è l’inventore della “trappola incubatrice” che promette di ridurre il problema zanzare in modo economico e senza l'ausilio di prodotti chimici. L'invenzione è stata addirittura brevettata alla Camera di commercio.

Si tratta di incidere canna di bambù un centimetro sopra il nodo presente sul fusto. Si formeranno quelle che il signor Rusticali chiama “case”, tagli interni alla canna di bambù dove le zanzare troveranno ideale depositare le uova. Sembra, infatti, che l’umidità che si trova all’interno della pianta sia utilizzata dalle zanzare come incubatrice per le uova. E così il signor Rusticali ha verificato anche che il ciclo riproduttivo avviene nel corso di una notte, facilitato dalla rugiada che inumidisce la canna. Il mattino dopo, dunque, bisogna passare alla fase decisiva: distruggere le uova appena dpositate.

L’inventore infatti consiglia di riempire un secchio con due dita di acqua, versandoci dentro un po’ di varechina. Basta sbattere la trappola quattro o cinque volte contro il recipiente finché non si vedranno cadere nel secchio le uova che moriranno poco dopo.

In buona sostanza si tratta di una ovitrappola, il ciclo riproduttivo avviene solitamente in alcuni giorni e nell'arco di una notte potranno essere depositate le uova al massimo. Inoltre la varechina è un larvicida, non so se abbia effetto sulle uova di zanzara tigre. Per non sbagliare basta usare un secchio di semplice acqua e svuotarlo nel prato e non in un tombino.

Fonte: Romagnaoggi

 

 

Pubblicato in: Notizie dalla rete