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Insetticidi, etichette e tossicità

 

Una delle domande che più frequentemente ci viene rivolta è: “ma è tossico” Anzi ancora più spesso: “è naturale?”, ma cosa vuol dire tossico? Cosa vuol dire Naturale? Siamo sicuri di saperlo?

Ho sentito il bisogno di scrivere come primo contributo al sito questo articolo perché, lavorando nella ricerca e sicurezza prodotto in questo settore e anche a contatto con i consumatori finali, mi sono reso conto delle grandi lacune comunicative su quanto viene realmente trasmesso e quanto viene percepito al consumo. Le persone quando vanno al supermercato, sono in grado di capire quanto può essere pericoloso un prodotto? Hanno almeno la possibilità di poterlo capire? In questa sede parleremo di prodotti contro gli insetti quindi insetticidi, repellenti, attrattivi ma in realtà la chimica ci circonda e scommetto che nessuno o quasi si è mai soffermato su questi punti comprando un deodorante, la candeggina o lo sgorgante per lo scarico della cucina. Vediamo allora cosa può fare il consumatore per capire quali sono i pericoli per la salute durante la scelta a scaffale di tantissimi prodotti diversi. Partiamo con lo specificare che una sostanza o un prodotto vengono definiti pericolosi sia per pericoli di tipo fisico (Esplosivo, infiammabile, comburente, ecc...), per pericoli per la salute (irritante, nocivo, tossico, ecc...) e per pericoli per l’ambiente (tossico per gli organismi acquatici, pericoloso per l’ambiente, ecc...). In questa sede parleremo dei pericoli per la Salute, in particolare di tossicità, ma in futuro non escludo trattazioni sugli altri pericoli se richiesti.

Innanzi tutto distinguiamo due grandi categorie di prodotti che possiamo trovare in commercio: prodotti di libera vendita e prodotti disciplinati e regolamentati come Presidi Medico Chirurgici o comunque con numero di registrazione Ministeriale. Tuttavia a seguito della Direttiva Biocidi 98/8/EC si sta attuando una unione di queste due categorie nella grande categoria dei Biocidi. Chiariamo cosa si intende per Biocida, definizione: “Si definiscono biocidi i principi attivi o i preparati contenenti uno o più principi attivi, destinati a distruggere o comunque a impedire l'azione o esercitare altro effetto di controllo su qualsiasi organismo nocivo con mezzi chimici o biologici” quindi tutti i prodotti insetticidi, repellenti e attrattivi. La direttiva 98/8/EC è diventata operativa dal recepimento italiano avvenuto con Decreto Legislativo n° 174 del 25-02-2000 e contempla la “Revisione” di tutti i prodotti Biocidi sia principi attivi che formulati che li contengono, quindi i Principi Attivi devono essere inseriti dalle aziende nelle liste dei Biocidi, per quelli non inseriti (in gergo si dice non difesi) sono già stati stabiliti i tempi di fuoriuscita dal mercato sia dei formulati registrati come Presidi Medico Chirurgici, sia dei prodotti di “Libera vendita” che li contenevano. Il decreto Ministeriale del 7 Agosto 2006 – GURI 18-08-2006 decreta infatti all’articolo 2.2: “A decorrere dal 1° settembre 2006, i prodotti, attualmente di libera vendita, rientranti nella definizione di Biocida, non possono più essere immessi sul mercato, né vi possono essere più mantenuti.” A scopo esemplificativo facciamo un esempio: “l’olio-essenza di citronella” era tra i prodotti utilizzati ed identificati del processo Biocidi. Non è stato però difeso e per tanto ricade nell’elenco sopra citato. Per tanto prodotti di libera vendita, quali ad esempio, l’olio-essenza di citronella, non possono essere venduti qualora recanti indicazioni, sia con frasi che con immagini esplicative, di azione insetticida o repellente ( rif. anche art. 3.2.del decreto Ministeriale del / Agosto 2006 ).

In pratica il consiglio è quello di comprare sempre prodotti insetticidi regolarmente approvati dal Ministero, in questo modo sarete sicuri che il prodotto in questione è stato testato a livello di efficacia e sicurezza e soprattutto che i dati che trovate in etichetta sono veri e regolarmente approvati presso il Ministero della Salute, in un prossimo futuro solo questo tipo di prodotti saranno disponibili sul mercato: per i Presidi Medico Chirurgici troverete in etichetta “Registrazione n°XXXX del Ministero della Salute”.

Ma cosa ci dice l’etichetta? Per quanto riguarda tossicità possiamo trovare i seguenti simboli:

pittogrammi insetticidi

Un modo che si è sempre utilizzato per misurare il grado di tossicità del prodotto e la valutazione con i parametri di laboratorio DL50 e CL50:

 

DL50 orale

DL50 cutanea

CL50 inalatoria

Categoria

mg / Kg

mg / Kg

mg-litro-4 ore / mg-L-4 hrs

Molto tossiche

< 25

< 50

< 0,5

Tossiche

25 – 200

50 – 400

0,5 – 2

Nocive

200 – 2.000

400 – 2.000

2 - 20

DL50: Dose che provoca la morte nel 50% degli animali da esperimento, va definita anche la via (orale, cutanea, etc.). Per la DL50 orale la normativa prevede l'uso del ratto come animale da esperimento. Per la DL50 cutanea è previsto l'uso del ratto o del coniglio.

CL50: Concentrazione in aria che provoca la morte nel 50% degli animali da esperimento, se inalata per un determinato periodo di tempo. Per la CL50 la normativa CEE prevede l'uso del ratto come animale da esperimento, per una esposizione di 4 ore.

In pratica più la dose è minore più la sostanza è velenosa e pericolosa, nella seguente tabella è possibile confrontare i valori di tossicità orale acuta di alcuni principi attivi insetticidi e sostanze di uso comune ponendo come 0 il limite di 2000mg/kg della tossicità orale acuta definito per legge (maggiore di 2000mg/kg non tossico minore di 2000mg/kg tossico), in questo modo avremo le sostanze definite pericolose per la salute in base alla DL50 orale acuta sull’asse positivo e quelle considerate non pericolose per la salute sull’asse negativo. Ad esempio la caffeina è 10 volte più tossica per via orale acuta della Permetrina.

 

 

La tabella indica la tossicità dei principi attivi, i prodotti in commercio sono miscele di sostanze e quindi riporteranno i valori correttamente diluiti, comunque tutti questi dati sono visionabili sulle Schede Dati di Sicurezza al punto 11: Informazioni Tossicologiche.

Quindi fate attenzione ai simboli di pericolosità e se decidete di comprare un prodotto pericoloso seguite attentamente e scrupolosamente quando descritto in etichetta, se non siete convinti chiamate i servizi tecnici delle aziende, chiedete consiglio e la possibilità di visionare le Schede Dati Di Sicurezza: è un vostro diritto.

Un altro buon motivo per scegliere prodotti regolamentati sta nel fatto che questi sono inscritto al data base Preparati pericolosi dell’Istituto Superiore di Sanità, questa banca dati è nata al fine di aiutare i Centri Antiveleno a fronteggiare in modo efficace e pronto qualsiasi tipo di avvelenamento da prodotto pericoloso, in questa banca dati infatti le aziende forniscono tutte le informazioni utili ai CAV di Italia per fronteggiare un eventuale intossicazione. Di seguito riporto i dati raccolti dal Centro Antiveleni di Milano Niguarda: percentuale di casi di intossicazione rispetto la tipologia di prodotto.

 

Un appunto va fatto per quanto riguarda i prodotti concentrati, chiaramente un prodotto diluito (detto anche pronto all’uso) sarà meno tossico di un concentrato, tuttavia se trovate prodotti concentrati con simboli più pesanti è del tutto normale perché i simboli si riferiscono al prodotto così come viene venduto, dopo la diluizione però chiaramente la sua pericolosità diminuirà (bisogna però diluirlo bene e seguire scrupolosamente quanto descrive l’etichetta), chiaramente se trovate un prodotto concentrato senza simboli di pericolosità per la salute sarete sicuri di usare un prodotto non pericoloso, sia prima, che dopo la diluizione, in questo caso una errata non provocherà danni rilevanti dal punto di vista della salute.

Quanto descritto fino ad ora riguardo a simboli di pericolo e classificazione subirà sostanziali modifiche per le miscele a partire dal 2015 con l’entrata in vigore a pieno regime de CLP, questo Regolamento Europeo è già in vigore per le sostanze, se interessa possiamo approfondire in un altro articolo.

Riassumendo, nella scelta di prodotti contro le zanzare; assicuratevi che questi siano regolamentati, seguite l’etichetta con attenzione particolare ai simboli di pericolosità, è il dato sperimentale che trasmette l’informazione e non diciture del genere: non tossico, naturale, biologico, ecc..... ricordate che i fiori della Bella donna, la Cicuta, il Curaro o l’Oleandro sono prodotti naturali ma sono veleni temibili, vale quanto diceva Paracelso con l’affermazione: “Ogni sostanza è un veleno. La giusta dose differenzia un veleno da un farmaco”.

 
Pubblicato in: Insetticidi