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Lotta alle larve di zanzara

 

La lotta alle larve di zanzara è la base sulla quale fondare la guerra a questi insetti. Senza una buona prevenzione ogni altro intervento è vano. Ci sono larvicidi comodi da utilizzare in tutte le situazione dai tombini ai sottovasi, meglio evitare il rame.

Nei periodi più caldi bastano poche ore per permettere la deposizione delle uova e l'inizio dello sviluppo di una squadra di maledette succhiasangue. Dalla deposizione delle uova allo sfarfallamento possono passare solo 5/6 giorni. Quindi se non si ha modo di eliminare o isolare con zanzariere i ristagni d'acqua potete adottare dei prodotti larvicidi.

I vantaggi della lotta larvicida rispetto alla lotta adulticida sono noti:

 

  • L'efficacia è molto maggiore. Se nella lotta adulticida è sperabile colpire tra il 50% e l'80% della popolazione con quella larvicida si può supera abitualmente l'80%.
  • Si riducono fenomeni di resistenza incrociata contro l'elevato rischio di insorgenza di ceppi resistenti nella lotta adulticida
  • Lotta mirata e maggior riduzione della popolazione, nel controllo adulticida il controllo della popolazione è temporaneo e non selettivo
  • Un impatto ambientale bassissimo

I larvicidi sono disponibili in tutte le forme e soluzioni per potere fare fronte alle situazioni più diverse: in gocce, in pastiglie, in polvere, in granuli e da irrorare. In gocce sono comodi per i sottovasi dove si rende necessario rinnovare l'applicazione di frequente. In pastiglie per i tombini dove si possono raccogliere anche alcuni litri d'acqua. Irrorabile per raggiungere gli incavi degli alberi o situazioni con piccoli ristagni diffusi come i depositi di materiale.

Le formulazione in polvere e liquida vengono impiegate in acque mosse, anche inquinate, ad alta densità larvale ed ogni qualvolta si voglia ottenere un effetto rapido; le formulazioni in granuli (anche in polvere) sono particolarmente indicate in acque ferme, stagnanti, ricche in vegetazione, in pozzanghere, in contenitori occasionali e in tutti quei casi in cui si desidera un controllo più lungo, con attività residuale.

Le applicazioni devono essere ripetuto per tutti il periodo a rischio ripetendole ogni 7/30 giorni a seconda dei vari contesti e prodotti. Per questi aspetti attenersi alle indicazioni sui foglietti illustrativi dei prodotti.

I principali larvicidi in commercio sono a base di:

  • Pyriproxifen
  • Diflubenzuron
  • Bacillus Thurigensis ( consigliato )

Con i prodotti a base di Bacillus Thurigensis la morte delle larve di zanzara tigre avviene in tempi rapidi, entro poche ore. Con quelli a base di Diflubenzuron e Pyriproxifen l'effetto invece non è immediato poiché la sostanza agisce interferendo sul meccanismo di sviluppo larvale: in questo caso pertanto, se sono stati rispettati i tempi e le diluizioni d'uso specifiche, la presenza di larve nei giorni successivi ai trattamenti non è indice di insuccesso dell'intervento.

Pyriproxifen

E' un regolatore di crescita caratterizzato da lunga persistenza d'azione biologica (metamorfosi, embriogenesi, riproduzione e sviluppo larvale).

Diflubenzuron

Il Diflubenzuron, dato il suo particolare meccanismo di azione (inibizione di una chitinateasi presente solo negli insetti) è un larvicida praticamente atossico nei riguardi degli altri esseri viventi. Uccelli, alimentati con larve trattate non hanno mostrato particolari segni di intossicazione. I trattamenti effettuati non hanno provocato nessun effetto sulla vita e l'attività delle api. I pesci non hanno dimostrato alcun danno per applicazioni del Diflubenzuron fino a 75 mg per litro (1000 volte la dose normalmente impiegata).

Bacillus Thuringiensis var. israeliensis

Il Bacillus Thuringiensis var. israeliensis (B.t.i) è una delle metodologie a minore impatto ambientale per il controllo delle zanzare.
Si tratta di un batterio scoperto nel 1976 in Israele che esplica la propria azione tossica grazie a 4 proteine. Proprio la presenza di queste proteine rappresenta uno dei punti di forza del B.t.i.: studi di laboratorio hanno dimostrato che è molto difficile che si verifichino fenomeni di resistenza all’intero complesso tossico del B.t.i..
Il B.T.i. è il larvicida in assoluto più selettivo tra quelli attualmente in commercio e non ha grande attività residuale. In condizioni normali la sua attività si estende per 2-3 giorni dopo l'applicazione. In acque poco inquinate ad elevate concentrazioni ne aumentano la persistenza e la residualità. Ci sono in commercio compresse a lento rilascio che possono consentire una residualità per 20-30 giorni.
Il B.T.i. non è assolutamente in grado di propagare alcuna infezione sugli animali, nè di dare tossicità sugli animali non interessati. Non provoca alcun effetto tossico sul sistema nervoso centrale o periferico, quando è somministrato per via orale.

Rame

Diversi studi hanno dimostrato che il rame ha rilevanti effetti letali sulle larve di zanzara solo in quantità elevate: oltre i 20 grammi per litro d’acqua. Per questa ragione l’utilizzo del rame come larvicida è proponibile esclusivamente per i sottovasi.
Non è consigliabile acquistare appositamente il rame per usarlo contro le zanzare perché risulta più costoso degli specifici prodotti larvicidi e non ha la stessa efficacia. È preferibile spelare dei vecchi fili elettrici inutilizzati e deporli lungo tutto il perimetro del sottovaso. Quando si ossidano i fili perdono d’efficacia e devono essere sostituiti.
Tra i ricercatori, l’utilizzo del rame desta non poche perplessità perché questo metallo pesante ha un impatto ambientale non trascurabile. Oltre a non offrire alcuna azione di controllo sulle zanzare, se immesso in focolai diversi dai sottovasi, soprattutto quelli a contatto con la rete idrica, il rame può determinare problemi di ordine ecologico.

 
Pubblicato in: Insetticidi