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Zanzare tigre: non basta eliminare i ristagni

 

Molti di noi hanno giardini senza neanche un minimo ristagno e sono pieni di zanzare tigre ugualmente. Ecco spiegato il motivo e le tecniche per limitare il problema.

La zanzara tigre, Aedes albopictus, è un tipico esempio di organismo con una grande capacità colonizzatrice. Infatti, proveniendo dal del Sud-Est asiatico, è riuscito a diffondersi in gran parte del mondo.  La sua diffusione è stata favorita dalla sua straordinaria capacità di adattamento ai climi temperati oltre che dal riscaldamento climatico in atto.

Originariamente, la zanzara tigre era presente soltanto nelle foreste tropicali. I suoi luoghi per la deposizione delle uova erano principalmente le cavità degli alberi: zone ombreggiate, contenenti piccole raccolte d’acqua.

La sua strategia consiste nel deporre le uova solo dove l’acqua periodicamente si prosciuga, per poi ritornare. In questi punti infatti non esistono predatori che possono distruggerle, come per esempio i pesci, e quindi in questo modo la loro riproduzione è molto più rapida di quella delle zanzare normali. E’ proprio questa caratteristica che ha permesso alle zanzare tigre di invadere tutto il mondo.

Quindi come possiamo contrastarla in modo ancora più efficace nei nostri giardini?

Oltre a porre particolare attenzione ai ristagni di acqua, anche ai più piccoli, bisogna evitare che zone molto umide servano per la deposizione delle uova.

Mi riferisco in particolare a zone irrigate da impianti temporizzati quali vasi, aiuole, siepi con tubi gocciolanti...

In questi casi è utile ridurre la quantità di acqua o cospargere il terreno con un larvicida in granuli che impedisce lo sviluppo delle larve. Tali larvicidi sono relativamente economici e soprattutto hanno una resa molto elevata considerando la superficie di applicazione.

Sempre per quanto riguarda la base delle siepi e dei rampicanti che ricoprono i muri di cinta cercate di eliminare tutti i detriti quali sassi, pietre e schegge di cemento e mattoni. Tutti gli anfratti che restano protetti sono un possibile luogo di riproduzione.

Questo è anche il motivo per cui i perimetri dei giardini sono un ottimo obiettivo per le irrorazioni di insetticida. Particolare attenzione alla base, dove l'umidità è più presente.

Se avete alberi con cavità nascoste riempitele di sabbia per impedire il formarsi di umidità.

Sarebbe impossibile immaginare tutti i posti dove potrebbero deporre le uova questi malefici insetti, sono sicuro comunque che avete colto il problema e saprete correre ai ripari nel migliore dei modi.

 

La zanzara tigre, Aedes albopictus, è un tipico esempio di
organismo con una grande capacità colonizzatrice. Infatti, pur
essendo originaria del Sud-Est asiatico, è riuscito a diffondersi
in gran parte del mondo. Aedes albopictus è stata trasportata
passivamente attraverso gli scambi commerciali
intercontinentali, in particolar modo all’interno di pneumatici
d’auto usati. La sua diffusione è stata inoltre favorita dal
riscaldamento del clima in atto, e dalla sua straordinaria
capacità adattativa ai climi temperati.
Originariamente, la zanzara tigre era presente soltanto nelle foreste tropicali del Sud-
Est asiatico. I suoi luoghi per la deposizione delle uova erano principalmente le cavità
degli alberi: zone ombreggiate, contenenti piccole raccolte d’acqua.
L’avvicinarsi delle aree urbane alle aree boschive, dove questo insetto era endemico, ha
permesso alla zanzara tigre di colonizzare zone antropiche: trovando, nei serbatoi pieni
d’acqua al riparo dalla luce diretta del sole, condizioni riproduttive altrettanto
favorevoli, e, nella presenza umana, un agevole pasto di sangue, che le è necessario per
portare al completo sviluppo le sue uova.
 
Pubblicato in: Conoscere il nemico