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La zanzara tigre cerca i fiori

 

Secondo recenti studi pubblicati sul Journal of Medical Entomological la zanzara tigre preferisce deporre le uova in fonti d'acqua nei pressi dei fiori. Vediamo perchè e come sfruttare questa caratteristica a nostro vantaggio.

I sottovasi sono sempre stati indicati come un luogo di ovodeposizione ideale da controllare e gestire durante il periodo estivo. Naturalmente ogni ristagno è una potenziale fonte di infestazione, ma dove sono presenti anche dei fiori la situazione è ancora più favorevole alla proliferazione di questi sgraditi ospiti.
 
I ricercatori dell'Università della Florida hanno studiato le abitudini della zanzara tigre (Aedes albopictus) e le sue preferenze per quanto riguarda la deposizione delle uova. L'esito dello studio è stato pubblicato in un articolo su Journal of Medical Entomological.
È noto che le zanzare tigre, originarie del sud-est asiatico, preferiscono deporre le uova in piccoli contenitori che nelle giungla sono presenti ad esempio in gusci di noci di cocco vuoti o cavità degli alberi.
Oltre a verificare se le dimensioni dei contenitori determinassero le scelte di mamma zanzara i ricercatori erano anche curiosi di sapere se la presenza di fiori potesse influenzare il comportamento di deposizione delle uova.

Come mai proprio i fiori?
Le zanzare sono conosciute principalmente come succhia sangue,  ma non tutti sanno le zanzare che pungono sono solo le femmine alle quali le proteine contenute nel sangue servono per portare a termine lo sviluppo delle uova.
In realtà le zanzare (di entrambi i sessi) si nutrono di nettare e zuccheri contenuti nelle piante, alcuni ritengono infatti che questi insetti potrebbero essere utili all'impollinazione. Per il resto è noto che sono totalmente inutili e servono solo a rovinare le nostre giornate estive.

Gli scienziati hanno scelto l’albero delle farfalle (Buddleja davidii) per il loro esperimento, si tratta di una pianta molto diffusa (considerata infestante) che fiorisce tutto l'anno.
Il dottor Timothy Davis, uno degli autori della pubblicazione, ha notato che le zanzare venivano attratte da questa pianta.
Posizionando dei contenitori adatti alla posa delle uova vicino e ad una certa distanza dalle piante in fioritura hanno rilevato che i ristagni nelle immediate vicinanze contenevano un numero sensibilmente maggiore di uova.

I ricercatori ritengono che il favorire i ristagni vicino ai fiori possa avere molteplici motivi. Il nettare è una fonte di energia importante, come tutti gli organismi che si riproducono le femmine di zanzara sono alla ricerca di sostanze nutritive. Un altro motivo potrebbe essere la disponibilità di cibo per la nuova generazione che nascerà allo schiudersi delle uova.

Non sembra invece utile sostare lontano dai fiori per ridurre il numero di punture. Le zanzare oggetto della ricerca hanno raggiunto i fiori e il luogo di deposizione delle uova solo dopo avere consumato il pasto di sangue. Quindi si può continuare a tenere i vasi di fiori vicino alla veranda senza particolari preoccupazioni.

Le risorse e le capacità delle zanzare sono ancora in gran parte sconosciute ma sono ampie e confermate dal fatto che sopravvivono senza troppi cambiamenti fin dal tempo dei dinosauri. Approfondire la conoscenza delle abitudini delle zanzare può portare a nuovi metodi di controllo di queste ed è estremamente utile, considerando anche la maggiore diffusione delle malattie di cui le zanzare sono vettore e il consolidamento di nuovi virus (Zika in Brasile nel 2015).
 
I risultati di questo studio sono un altro tassello utile agli scienziati per elaborare nuove sostanze attrattive e realizzare ovitrappole sempre più efficaci. Nell’attesa che le sostanze fitochimiche prodotte dall’albero delle farfalle siano isolate e riprodotte in laboratorio possiamo posizionare le ovitrappole Aqualab già disponibili e molto efficaci nelle immediate vicinanze dei fiori in giardino.

 
Pubblicato in: Conoscere il nemico